Lungo lo Sciliar e attraverso il cuore del Catinaccio

Giorno 1, domenica 1 Agosto 2010: Rif. Monte Cavone - Monte Balzo - Rif. Monte Cavone

Croce di vetta del Monte Balzo (Cima Monte Balzo) (Foto: R. Jakubowski).

La Croce di vetta del Monte Balzo (Cima Monte Balzo, 1.834 m) antistante allo Sciliar ad ovest di questo.

Magnifica veduta panoramica da Cima Monte Balzo

Dopo esserci sistemati in due camere molto confortevoli, partiamo senza zaini in spalla alla volta di Monte Balzo, il monte dove si trova il rifugio.

Lassù ci godiamo per lungo tempo la stupenda vista panoramica sul Catinaccio e sul Latemar, sul versante sud delle Alpi Sarentine con il Renon nonché sulla Val d’Adige e la Valle d’Isarco con la conca valliva di Bolzano immersa nella foschia e l’altopiano di Fiè, mentre il sole tramonta lentamente.

Riposo serale al Rifugio Monte Cavone

Nel frattempo al Rifugio Monte Cavone è sopraggiunto il silenzio e trascorriamo là un’indimenticabile serata che termina con le bellissime immagini del Regno di Re Laurino nella luce rossastra della sera.

Le camere non dispongono di luce elettrica di modo chè ci rechiamo presto a letto facendoci luce con delle candele; poiché domani ci attende – secondo Reinhard – una tappa di tutt’altro calibro …

Da Monte Balzo / (Cima Monte Balzo, 1.834 m) abbiamo una stupenda vista panoramica su Fiè allo Sciliar (a sinistra), sul Latemar (al centro) e sul Gruppo del Catinaccio (a destra).

Testo di Reinhard Jakubowski di Gladbeck con estratti del diario di Hildegard. Foto di Bärbel & Reinhard Jakubowski. Utilizzo permesso per amichevole concessione degli autori.

I rapporti e gli articoli degli scrittori ospiti non riflettono necessariamente l’opinione del proprietario del mezzo di comunicazione.

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